Premio nobel per la pace 2012 assegnato all’Unione Europea

Oggi, 12.10.2012, il premio Nobel per la pace 2012 è stato conferito all’Unione europea. Questa onorificenza vuole premiare il contributo dato per oltre 60 anni dall’UE alla promozione della pace e riconciliazione, della democrazia e dei diritti umani.

“È un grandissimo onore per l’Unione europea ricevere il premio Nobel per la pace 2012. Questo è il massimo riconoscimento delle profonde motivazioni politiche che stanno alla base della nostra Unione: lo sforzo unico di un crescente numero di paesi europei di superare guerre e divisioni per disegnare insieme un continente di pace e prosperità. Il premio non è destinato soltanto al progetto e alle istituzioni che incarnano un interesse comune, bensì ai 500 milioni di cittadini che vivono nella nostra Unione”, hanno affermato Herman Van Rompuy, presidente del Consiglio europeo, e José Manuel Barroso, presidente della Commissione europea, in una dichiarazione comune.

(dal sito della Commissione Europea)

Questo il testo del comunicato stampa del Comitato norvegese per il Nobel

Il Nobel per la Pace per il 2012

Il Comitato norvegese per il Nobel ha deciso di attribuire all’Unione europea (UE) il Nobel per la Pace 2012. L’Unione e i suoi predecessori hanno contribuito per oltre 60 anni alla pace e alla riconciliazione, alla democrazia e all’affermazione dei diritti umani in Europa.

Nel periodo fra le due guerre, il Comitato norvegese per il Nobel ha premiato persone che lavoravano per la riconciliazione tra la Germania e la Francia. Dal 1945, tale riconciliazione è diventata una realtà. La terribile realtà della Seconda guerra mondiale ha dimostrato la necessità di una nuova Europa. In 70 anni, Germania e Francia avevano combattuto tre guerre. Oggi, una guerra tra la Germania e la Francia è impensabile. Questo dimostra come, attraverso sforzi ben mirati e con la costruzione di fiducia reciproca, tra nemici storici possa nascere una stretta collaborazione.

Nel 1980, Grecia, Spagna e Portogallo hanno aderito all’UE. L’introduzione della democrazia è stata una condizione per la loro adesione. La caduta del muro di Berlino ha reso possibile per alcuni paesi dell’Europa centrale e orientale l’adesione all’UE, aprendo così una nuova era nella storia europea. La divisione tra Oriente e Occidente è stata in gran parte eliminata la democrazia è stata rafforzata; molti conflitti nazionali su base etnica sono stati risolti.

L’entrata della Croazia nell’Unione prevista per l’anno prossimo, l’apertura dei negoziati di adesione con il Montenegro e la concessione dello status di candidato alla Serbia sono atti per un rafforzamento del processo di riconciliazione nei Balcani. Negli ultimi dieci anni, la possibilità di adesione per la Turchia ha portato anche in quel paese a un progresso per la democrazia e i diritti umani.

L’UE versa attualmente in gravi difficoltà economiche ed è palcoscenico di forti tensioni sociali. Il Comitato Nobel norvegese intende concentrarsi su ciò che ritiene il risultato più importante dell’Unione europea: il successo nella lotta per la pace, la riconciliazione, la democrazia e i diritti umani. Il ruolo di stabilizzazione svolto dall’UE ha contribuito a trasformare gran parte dell’Europa, in passato lacerata dalla guerra, in un continente di pace.

Il lavoro dell’UE rappresenta “fraternità tra le nazioni” e costituisce una forma di “congressi di pace”, criteri che, nel 1895, Alfred Nobel indicava per l’attribuzione del premio per la pace.

Oslo, 12 ottobre 2012

Leggi qui l’articolo scritto da Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola della Pace

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