La pace in marcia

La grande storia: “La pace in marcia”

Lunedì 3 ottobre ore 23.10 – RAI TRE

In occasione del cinquantenario della prima “Marcia della Pace e della fratellanza fra i popoli, Perugia-Assisi”, LA GRANDE STORIA presenta “La pace in marcia” un documentario di Giovanni Grasso e Andrea Orbicciani.
Per la prima volta sugli schermi, con filmati inediti, il racconto della marcia Perugia-Assisi fin dal suoi primi passi. Era il 24 settembre del 1961 quando, in una domenica piena di sole, migliaia di persone risalirono fino alla rocca della città di San Francesco.
Intellettuali come Calvino e Guttuso camminarono, per venticinque chilometri, al fianco di contadini, operai, studenti, famiglie con bambini e tanta gente comune che dai bordi della strada si univa al corteo.
La Grande Storia ricostruisce il contesto di uno degli anni più bui della guerra fredda, il 1961, tra l’invasione della “Baia dei Porci”, la costruzione del muro di Berlino e la ripresa degli esperimenti atomici, dopo una breve parentesi di apparente ‘distensione’ tra USA e URSS.
La marcia fu ideata e promossa da Aldo Capitini, un intellettuale oggi quasi dimenticato, straordinaria figura di filosofo e animatore culturale, padre del Movimento Nonviolento italiano. La Grande Storia racconta il lungo percorso spirituale che dall’opposizione senza armi al regime fascista, passando attraverso lo studio del pensiero di Gandhi, fino alle prime battaglie per il riconoscimento dell’obiezione di coscienza al servizio militare, portò Capitini a realizzare la prima Marcia della Pace. Evento che, nonostante il successo immediato, sembrò una iniziativa destinata all’oblio.
Ma nel 1978, dieci anni dopo la morte dello stesso Capitini, i suoi amici vollero riproporre l’iniziativa. Da quell’anno la marcia, che ha avuto una cadenza più regolare, è diventata un grande appuntamento per migliaia di italiani.
19 edizioni, ogni edizione un tema, legato agli avvenimenti internazionali del momento, per dare un senso concreto alla parola pace. “Perché – come ha ricordato Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola della Pace, rete di associazioni che attualmente organizza la marcia – la pace non si definisce solo in negativo, come ‘assenza’ di guerra, ma anche in positivo, come rispetto di tutti i diritti umani. Non ci può essere pace dove non ci sia per tutti diritto alla vita, al cibo, alla salute, all’acqua, alla casa, a un lavoro… perfino diritto al divertimento”.

(notizia tratta dal sito www.libera.it)

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