Profanata la tomba di don Peppe Diana

Profanata la tomba di don Peppe Diana, sacerdote scout ucciso dalla camorra il 19 marzo del 1994. Come riporta l’Adnkronos – ignoti hanno rubato la mano d’oro posta sul sepolcro del sacerdote a Casal di Principe. L’oggetto prezioso fu collocato sulla tomba in occasione del 17esimo anniversario dell’uccisione del sacerdote. La targa in oro che raffigurava una mano, simbolo della libertà’ e della pace, fu deposta da don Luigi Ciotti.

Ci uniamo come AGESCI alle numerose voci indignate di reazione del mondo socio-politico e associativo.

Esprimiamo la nostra vicinanza a Don Ciotti, all’Associazione Libera e alla famiglia di don Peppe.

E’ stato colpito un simbolo della lotta alle mafie. Don Peppe Diana era uno scout, prima capo reparto dell’Aversa 1, poi assistente del gruppo, impegnato in zona e in regione, assistente nazionale dei Foulards Blancs, assistente generale dell’Opera pellegrinaggi Foulards Blancs. Essere prete e scout significavano per lui la perfetta fusione di ideali e di servizio.

Leggi sul sito di LIBERA il comunicato di don Tonino Palmese, referente di LIBERA CAMPANIA (clicca qui)

(notizia pubblicata il 21.04.2012)

AGGIORNAMENTO DEL 24.04.2012

E’ stata restituita la mano d’oro rubata nella notte tra mercoledi’ e giovedi’ scorso dal sepolcro dove riposa don Peppe Diana, il sacerdote ucciso della camorra il 19 marzo 1994. Ieri mattina, intorno alle 7, il custode del cimitero di Casal di Principe (Caserta) l’ha rinvenuta al momento dell’apertura del cancello; la piccola targa del diametro di 7 centimetri, donata da don Luigi Ciotti alla famiglia del prete.

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